La Storia della Sassonia

La Storia della Sassonia

Anticamente la Sassonia fu patria della dinastia ottoniana che con Ottone I riuscì a conquistare la corona del Sacro Impero nel 962. Alla morte del capostipite la corona passò ai suoi discedenti Ottone II, Ottone III, Enrico il Pacifico e quindi ad Enrico II, ultimo della famiglia elevato anche a Santo della chiesa cattolica.

Nel XII secolo la Sassonia fu retta da un'altra famiglia dalla secolare storia, quella dei Welfen, meglio nota agli italiani come Guelfi, e nel 1137 passò ad Enrico XI il Superbo quale dote del matrimonio con la figlia dell'Imperatore Lotario, quindi a suo figlio Enrico XII detto il Leone, a tal punto coraggioso da opporsi a Federico Barbarossa che lo mise al bando e affermò il proprio dominio sulla ricca regione tedesca nel 1180.

Per la Sassonia iniziò un periodo di declino con la perdita di territori della Vestfalia e la separazione nei regni della Sassonia-Wittenberg e della Sassonia-Lauenburg.

Nel Cinquecento la Sassonia fu un punto di riferimento per i luterani, con l'elettore Federico il Saggio che agli inizi del secolo fondò l'università dalla quale Luteropartì a divulgare le proprie idee. Federico il Saggio si fece così protettore della neonata fede protestante, insieme al fratello Giovanni il Costante, fondatore della Lega di Smalcalda del 1530.

Il Seicento fu caratterizzato da un'incisiva crescita economica e da un notevole progresso culturale, aspetti che rendevano la Sassonia ancora più interessante agli occhi delle vicine Austria e Prussia e proprio alla Prussia dovette cedere i territori (che oggi fanno parte del länder di Sassonia-Anhalt) in seguito al Congresso di Vienna.

Nel 1918 la Sassonia entrò a far parte della Repubblica di Weimar e successivamente alla seconda guerra mondiale subì l'occupazione russa. Divenuta parte della Repubblica Democratica Tedesca, nel 1990 con la riunificazione della Germania é tornata ad essere uno Stato Federale dai confini simili a quelli precedenti alla dissoluzione.